Cos'è che li fa MUoverE ?

Chi avrebbe detto che una attività così semplice e spontanea - si cammina prima ancora di connettere verbo- poteva determinare una occasione di aggregazione, il ricostituirsi di antiche frequentazioni,risvegliare la voglia di stare insieme e condividere le emozioni di piccole avventure.Eppure guardateli con gli zaini in spalla ripieni di sorprese, attrezzature più o meno consone alla bisogna - animati da spirito di conoscenza, inerpicarsi per boschi e pendii alla scoperta del mondo che li circonda.

Ed allora ci si chiede cos'è che li spinge ad andare ed andare ed andare, cosa cercano, quali le motivazioni.Come al solito è meglio non porsi mai troppe domande:le risposte potrebbero essere deludenti banali scontate.....volgari! Lasciamoli camminare....Non ci interessa dove e perché.

Ci preme che vadano, che vadano ma che vadano pure a...Ecco, appunto!

Brahamana V sec. a.c - Indra esorta Rohita

Non c'è felicità per chi non viaggia, Rohita!
A forza di stare nella società degli uomini,
Anche il migliore di loro si perde.
Mettiti in viaggio.

I piedi del viandante diventano fiori,
la sua anima cresce e dà frutti,
ed i suoi vizi son lavati via dalla fatica del viaggiare.
La sorte di chi sta fermo non si muove.
Allora vai, viaggia, Rohita!
Indra esorta Rohita - (dai Brahamana V Sec. a.c.)

venerdì 7 ottobre 2011

STEVE JOBS è andato

Stay Hungry. Stay Foolish.!

La morte di Steve Jobs, purtroppo annunciata ed attesa, ha lasciato il mondo dei fans sgomento, atterrito,
in lacrime.
E' stato chiamato "Guru"  "Genio" "Visionario" ad indicare la capacità di rendere possibili i sogni ed in questo senso la sua  dipartita è stata accostata a quella di JFK e John Lennon:
la gente ha bisogno di MITI e se li costruisce ad hoc, salvo poi le revisioni ed i distinguo della Storia.
Cosa diremo quando morirà Bill Gates? Anche lui un "Genio"? oppure l'approfittatore che ha cumulato una fortuna senza uguali per aver scritto un programma software prima di altri, e sono trent'anni che se lo sta facendo pagare profumatamente?!!
Certo lui è il cattivo della situazione come Steve Jobs è stato il buono. 


E' stato detto che ha rivoluzionato le nostre vite ed il nostro futuro e tutti a mostrare e rispolverare i vecchi Mac! come a dire "c'ero anch'io". Non diciamo poi in Italia, sempre pronti a salire su "qualsiasi" carro!
La vera Storia non l'hanno fatta, forse casualmente e senza consapevolezza, quei professori universitari che hanno creato il linguaggio HTML - utilizzato per primi dai soliti militari - e che ha reso possibile la diffusione di Internet?


A mio avviso va separata la vicenda umana da quella professionale.

La sua pervicacia, la sua voglia di vivere e di non farsi vincere dal male, il desiderio di essere presente ad ogni costo al lancio delle "sue creature", sono l'indubbio segnale di una personalità forte che vuole lottare fino alla fine e non arrendersi mai : l'esperienza della malattia e del dolore rafforzano le difese di chiunque.
Il discorso di Stanford, letto nel 2005 quando era convinto che la sua guerra contro il tumore fosse stata vinta, rivela l'angoscia di una sofferenza interiore che lo ha portato a vivere la vita con distacco, in una dimensione esterna, forse superiore.
"Due volte nella polvere due volte sull'altare!" 
Rivendicando la sua infanzia difficile, i primi successi e poi l'ignominiosa "cacciata" e la nuova chiamata al board, vuole indicarci una strada che, seppur piena di buche, ci porterà infine alla felicità.!
E' per tutti così?  Sono affermazioni che potrebbe fare chiunque?
Certo un discorso molto suggestivo ma anche un po' utopistico, almeno nella società di oggi;
tuttavia ai giovani si deve dare una speranza, qualcosa in cui credere e nessuna spinta è più potente che credere in se stessi, nelle proprie capacità e nella realizzazione dei propri sogni.
Pur non togliendo niente al valore intrinseco della figura umana di Steve Jobs,  ritengo questi  pedissequi Osanna Planetari, se non proprio ipocriti, il paradigma dell'epoca in cui viviamo, vuota di tutto e alla ricerca di Santoni che indichino la Via.

 La vicenda professionale, seppur di grande anzi di grandissimo successo, va inquadrata nel nostro tempo.
Intanto, come è stato ricordato, nonostante il fascino del Mac e delle sue invenzioni hardware ( il mouse) e software (il sistema operativo OS X ), è stato sempre considerato un PC per applicazioni grafiche perlopiu' rivolto ad un ristretto ambito di utilizzatori - meno del 5% del mercato.
Fin da subito i suoi acquirenti  si sono sentiti uniti in una Setta - ovviamente di qualità superiore rispetto al resto del mondo informatico -  adepti eletti del Maestro, del Guru - Steve Jobs appunto - i soli capaci di apprezzarne le specificità del prodotto.
Ma i guai della Apple nascevano proprio da qui: dall'incapacità di conquistare quote di mercato consistenti; era un prodotto di nicchia che non faceva neanche il solletico ai PC equipaggiati con Windows.

La rinascita si ha essenzialmente con l' IPOD: un prodotto innovativo? si, ma maturo nel mercato, niente affatto originale.
Così come i prodotti più recenti sono l'evoluzione sistematica della tecnologia, non certo invenzioni ex novo. D'altra parte sono convinto che lo stesso Steve Jobs non si considerasse un genio inventore.

Un GURU forse si: le sue abilità di comunicatore, la sua capacità di affascinare le folle, il taglio teatrale con cui presenziava al lancio dei prodotti, erano sicuramente doti straordinarie!
L'aver capito quanto fosse fondamentale, per il successo di vendita, una buona pubblicità, la strategia degli annunci, la perspicacia nel creare l'aspettativa nei suoi adepti, è a mio avviso il  connotato più eclatante.
Certo insieme alla qualità ed all'innovazione dei prodotti.


      




   

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