Cos'è che li fa MUoverE ?

Chi avrebbe detto che una attività così semplice e spontanea - si cammina prima ancora di connettere verbo- poteva determinare una occasione di aggregazione, il ricostituirsi di antiche frequentazioni,risvegliare la voglia di stare insieme e condividere le emozioni di piccole avventure.Eppure guardateli con gli zaini in spalla ripieni di sorprese, attrezzature più o meno consone alla bisogna - animati da spirito di conoscenza, inerpicarsi per boschi e pendii alla scoperta del mondo che li circonda.

Ed allora ci si chiede cos'è che li spinge ad andare ed andare ed andare, cosa cercano, quali le motivazioni.Come al solito è meglio non porsi mai troppe domande:le risposte potrebbero essere deludenti banali scontate.....volgari! Lasciamoli camminare....Non ci interessa dove e perché.

Ci preme che vadano, che vadano ma che vadano pure a...Ecco, appunto!

Brahamana V sec. a.c - Indra esorta Rohita

Non c'è felicità per chi non viaggia, Rohita!
A forza di stare nella società degli uomini,
Anche il migliore di loro si perde.
Mettiti in viaggio.

I piedi del viandante diventano fiori,
la sua anima cresce e dà frutti,
ed i suoi vizi son lavati via dalla fatica del viaggiare.
La sorte di chi sta fermo non si muove.
Allora vai, viaggia, Rohita!
Indra esorta Rohita - (dai Brahamana V Sec. a.c.)

giovedì 15 novembre 2012

DJOKOVIC IL NUMERO UNO

Non sono un ragazzino e perciò non posso avere "un ragazzino" per idolo.
Posso però dire di essere un suo fan.

Quando  l'ho visto giocare in televisione le prime volte, ormai diversi anni fa, quello che mi colpì di questo giocatore era la sensazione che, se solo lo avesse deciso, avrebbe potuto vincere qualsiasi partita a partire da qualsiasi punteggio e teoricamente contro tutti.
La sua forza mentale era già manifesta ed era la sua arma più convincente.

Infatti  non può vantare nè la classe insuperabile di Federer nè la sua fantasia e fluidità di gioco, e neppure
il talento ancora non espresso completamente di Murray, nè il dritto micidiale del mancino Nadal:
però ho scelto di tifare per Djokovic perchè apprezzavo la sua applicazine, il non voler mai sentirsi battuto,
la sua testa appunto.

Nel corso degli anni i suoi risultati sono stati sempre in crescendo, risalendo posizioni in classifica tra lo stupore e l'incredulità dei più - tra le prime le due comentatrici di sky che non sopportavano, poverine che tenerezza!,  di veder uscire sconfitti i loro idoli primo fra tutti il povero Murray sempre li' lì per esplodere.
Fino al 2011 in cui è diventato il numero uno segnando un record di imbattibilità di oltre 46 partite, secondo solo ad un McEnroe in una epoca e con avversari certamente non comparabili.

Tuttavia questo exploit non sembrava sufficiente a convincere completamente la platea dei commentatori -
tutti più o meno titolati a parlare - che il serbo fosse realmente il tennista più forte del mondo.
Un calo a fine stagione e risultati altalenanti nel 2012, il più cocente la sconfitta con Del Potro alle Olimpiadi,
autorizzava a definire quell'exploit eccezionale, irripetibile!!!

E' tornato numero uno alla vigilia del torneo Masters di fine stagione, grazie al numero dei tornei giocati e non vinti, ma per convincere tifosi ed esperti non era sufficiente, ci voleva ben altro.
E allora l' "ALTRO" gliel'ha fatto vedere prorio al Masters!     

E' cominciato con Tsonga: tutti ammirati dal dritto del francese e dalle bombe di servizio: 76 63 per Djokovic
Poi Murray : un primo set allo scozzese poi il nostro ha cominciato a giocare : 46 63 62...per Djokovic
Il turno di Berdick  Anche qui la possibilità di chiudere il primo set al ceco ma manca due palle break.
In semifinale incrocia DelPotro. Un marziano: un primo set a tutta, ed un finale di set ingiocabile. Djokovic deve arrendersi. Definitivamente? Neanche per sogno, contro break  e partita 46 63 62
In finale un Federer sontuoso: mai visto correre così tanto lo svizzero, difendere da campione e contrattaccare sul dritto del serbo. Colpo su colpo con alcune giocate memorabili. Appena partiti e
subito tre a zero per Federer. La nostra commentatrice che già parla di strapotere ecc ecc ... tre pari.
Il serbo può servire per aggiudicarsi il primo set ma lo svizzero non vuole mollare. Si vede che ci tiene troppo.Vuole dimostrare che è' ancora lui il numero uno, al di là dei numeri, e gli da sotto come non mai.
Al Tie Break va sotto ma recupera e si arrende solo alla fine 76 per Djokovic.
Nel secondo set ci si aspettrebbe un crollo fisico di Federer che ha giocato al di sopra dei suoi standard,
ed invece è lui a strappare subito il servizio ed a condurre 54 con due servizi per portare la partita al terzo set. Pericolosissimo. E' qui che Djokovic mostra tutta la sua grandezza. Riacquista concentrazione
e con due risposte magiche un passante da favola ed un paio di errori di dritto dello svizzero, si aggiudica l'incontro 76 75.

Lo stesso Federer - e tutti a questo punto - dichiara
" DJOKOVIC E' STATO IL PIU' FORTE".
ma c'è ancora chi si lamenta e dice che Federer ha sprecato troppo, che è stato lui a perdere e non Djokovic a vincere. Che cosa si può dire a questi miserelli? Il tennis è uno sport micidiale: qualche volta si può vincere
con i colpi e la racchetta, ma sempre si vince con la testa : è per questo che Djokovic è il più forte.  
     
    

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