Cos'è che li fa MUoverE ?

Chi avrebbe detto che una attività così semplice e spontanea - si cammina prima ancora di connettere verbo- poteva determinare una occasione di aggregazione, il ricostituirsi di antiche frequentazioni,risvegliare la voglia di stare insieme e condividere le emozioni di piccole avventure.Eppure guardateli con gli zaini in spalla ripieni di sorprese, attrezzature più o meno consone alla bisogna - animati da spirito di conoscenza, inerpicarsi per boschi e pendii alla scoperta del mondo che li circonda.

Ed allora ci si chiede cos'è che li spinge ad andare ed andare ed andare, cosa cercano, quali le motivazioni.Come al solito è meglio non porsi mai troppe domande:le risposte potrebbero essere deludenti banali scontate.....volgari! Lasciamoli camminare....Non ci interessa dove e perché.

Ci preme che vadano, che vadano ma che vadano pure a...Ecco, appunto!

Brahamana V sec. a.c - Indra esorta Rohita

Non c'è felicità per chi non viaggia, Rohita!
A forza di stare nella società degli uomini,
Anche il migliore di loro si perde.
Mettiti in viaggio.

I piedi del viandante diventano fiori,
la sua anima cresce e dà frutti,
ed i suoi vizi son lavati via dalla fatica del viaggiare.
La sorte di chi sta fermo non si muove.
Allora vai, viaggia, Rohita!
Indra esorta Rohita - (dai Brahamana V Sec. a.c.)

mercoledì 27 settembre 2017

L'Augustea - 17° - 17 Agosto 2014, Domenica - Pai di sotto - Verona

17°   Pai di Sotto - Verona.

L'albergo si è praticamente svuotato dopo la colazione: un fuggi fuggi generale che ci ha lasciati ultimi ,
con i nostri tempi. Non c'è più una nuvola in cielo: l'azzurro colora perfino le montagne all'orizzonte sull'altra sponda, dove la nebbia è sparita.
Lasciare questo bel posto in una così bella giornata è proprio un peccato! ma non rimarremo delusi.

Riattrezzate le bici, che per tre giorni non abbiamo toccato, riprendiamo la marcia.
Pedalare con quel panorama e senza l'ansia di dover arrivare in tempo è proprio piacevole, non c'è molto traffico e procediamo di buona  lena. Superato Garda evitiamo la ciclabile invasa di bagnanti e restiamo sulla provinciale, peraltro percorsa da altri ciclisti della "domenica"!
La nostra meta di oggi è Verona che possiamo raggiungere salendo da Garda, ma passando per Lazise
avremo meno asperità.: non abbiamo fretta, la giornata è bella e decidiamo di non soffrire troppo.
Tuttavia l'uscita da Lazise prevede una lunga salita inaspettata, anche se non molto dura.

Fra si sente in grande forma, il sole è per lei la migliore terapia, e pedala con energia, io arranco dietro.
Incrociamo numerosi ciclisti, superiamo una rotonda che porta alla superstrada ed in discesa arriviamo a Bussolengo. L'indicazione per Verona è facile, prenotiamo l'ostello, ed ingaggiamo una gara di corsa con il vento in poppa. intonando canzoni. Fra vola.
E' tutta pianura ed in un attimo siamo alla periferia: strade larghe intervallate da semafori, superiamo e siamo superati da un'altra coppia, percorriamo una lunga circonvallazione alberata, le strade sono deserte.
Arriviamo ad un ponte sull'Adige e non troppo lontano individuiamo il castello dove dovrebbe essere il nostro ostello: Villa Francesca. E' come solito situato in cma ad una salita che percorriamo a piedi.

Alla reception un gentilissimo ragazzo di colore, che consentirà a Fra di usare i bagni per una doccia,
e dopo esserci ristorati, lasciamo le bici alla scoperta della città.
Anni prima, con i bambini piccoli, eravamo passati per Verona ma avevamo visto solo l'Arena ed il balcone di Giulietta:  è invece una città che mi ha sorpreso!.

Oggi è domenica. Attraversiamo l'Adige, che da solo vale la visita, sul ponte della Pietra di epoca romana
che introduce alla città vecchia. Sullo sfondo il colle di San Pietro con il teatro romano e l'acropoli contornati da cipressi: tutta l'area è zona archeologica.
La città è piena di turisti l'aria è festosa, noi pure. Ci aggiriamo con il naso all'insù per le vie che dopo un pò sfociano nella grandiosa Piazza dei Signori. I palazzi rinascimentali del Comune, del Governo e del Capitano
testimoniano la grandezza degli Scaligeri.

In una strada laterale ci imbattiamo nell'urna funeraria detta le Arche Scaligere in stile gotico che raccoglie e celebra le spoglie dei suoi Campioni, tra gli altri il famoso CanGrande della Scala.
Continuando nella passeggiata l'agitazione e l'affollamento davanti ad un portoncino non lasciano dubbi:
è la casa di Giulietta. Entriamo. Fra, sotto il balcone,sembra ricordare qualcosa della visita precedente, e non manca di farsi fotografare, con grande difficoltà, davanti alla statua della Capuleti..
Aumentano vetrine commerciali e passanti, ed entriamo in Piazza delle Erbe, l'antico foro romano, oggi
mercato ortofrutticolo elegante. Dei romani hanno mantenuto oltre alla struttura rettangolare della piazza, anche il culto delle fontane, a cui non manchiamo di ristorarci.

Stasera Francy torna a Roma con il treno. Dobbiamo impacchettare la bici: "compriamo" due beste per le ruote e torniamo in ostello per prepararci.Fra monta la bici e riesce perfino a docciarsi , ed in bici risalendo l'Adige torniamo verso l'Arena, l'anfiteatro simbolo della città, sede di tante manifestazioni canore, classiche e leggere. Sono sorpreso dalla eleganza e pulizia della città che ne fanno anche , per le numerose opere storiche ed artistiche, una delle più belle visitate finora.
P.za Bra è un salotto con bar pasticcerie  e ristoranti affollati, così come il giardino all'esterno dell'Arena pieno di famiglie con bambini che giocano, corrono, mangiano il gelato.....Sembra un'altra epoca.

Leghiamo le bici, con un po' di apprensione per la presenza di extracomunitari che vendono e lanciano in aria girandole luminose, ma riusciamo a passeggiare, ma poi anche se la stazione non è lontana ci avviciniamo
Sul binario, smontiamo e impacchettiamo la bici di Fra, facendo attenzione ai soliti perditempo, magari
malintenzionati.Il treno arriva puntuale e con calma saliamo il nostro ingombrante bagaglio.
Fra va' . Ciao! E' stata una bella avventura.
Torno, non senza difficoltà perchè perdo continuamente la strada, e riesco ad arrivare in ostello poco prima di mezzanotte, poco prima di rimanere fuori.    






Nessun commento:

Posta un commento