E allora CACCIAMOLI :
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L'istinto sociale, dice Darwin, è stato acquisito dall'uomo attraverso la selezione naturale per risolvere il problema della fame e della difesa dai pericoli, assicurare il bene comune.
Alla base dell'istinto sociale c'è il sentimento della "simpatia" cioè la memoria - genetica - di precedenti stati di sofferenza e piacere : è questa memoria che ci dà l'impulso ad aiutare gli "altri", a condividere gioie e dolori.
Ma la simpatia non è rivolta indistintamente a tutti gli esseri viventi ma, quasi esclusivamente, ai componenti del proprio gruppo, nei confronti del quale il sentimento dell'accettazione gioca un ruolo fondamentale: è infatti il piacere della lode e dell'approvazione del gruppo che condiziona i comportamenti, mentre si ha orrore per il biasimo e la riprovazione. E la pena più insopportabile è l'emarginazione o, peggio, l'esclusione dalla comunità.
Da qui nasce il senso Morale come capacità di valutare le proprie azioni in funzione dell'approvazione, e la Coscienza che misura i sentimenti intimi di dolore e vergogna per essere incorsi nella disapprovazione.
Il Giudizio degli Altri è quello che condiziona il comportamento degli uomini! Questo dice Darwin.
La Giustizia - e la codificazione di essa nel diritto - nasce perciò dalla necessità di mantenere un ordine dei comportamenti, e quindi nei rapporti, tra i componenti della comunità, per superare i conflitti e dirimere controversie.
Ma più il gruppo, la comunità la società diventa complessa e più è necessario fare i conti con concetti come
Dignità personale, Libertà individuale, Uguaglianza!
Le società complesse ed avanzate generano di per se disuguaglianza : Paul Ricouer
"la società stessa produce disuguaglianza ed ingiustizie spesso proprio quando funziona al meglio e nella maniera più produttiva, sviluppando benessere, ricchezza e cultura, quando cioè la redistribuzione dei benefici del lavoro di tutti diventa per sè un problema " .In realtà a me pare questa una affermazione parziale ed avventata. La storia degli uomini, e soprattutto degli ultimi decenni, ci mostra infatti che le disuguaglianze e le ingiustizie sono state generate da una economia del saccheggio delle risorse mondiali, dell'avidità di pochi sciacalli senza rispetto per le regole di convivenza,
anzi che regole ha creato per la propria convenienza, di un utilitarismo in campo economico e finanziario che non guarda in faccia nessuno se non al profitto personale.
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