Cos'è che li fa MUoverE ?

Chi avrebbe detto che una attività così semplice e spontanea - si cammina prima ancora di connettere verbo- poteva determinare una occasione di aggregazione, il ricostituirsi di antiche frequentazioni,risvegliare la voglia di stare insieme e condividere le emozioni di piccole avventure.Eppure guardateli con gli zaini in spalla ripieni di sorprese, attrezzature più o meno consone alla bisogna - animati da spirito di conoscenza, inerpicarsi per boschi e pendii alla scoperta del mondo che li circonda.

Ed allora ci si chiede cos'è che li spinge ad andare ed andare ed andare, cosa cercano, quali le motivazioni.Come al solito è meglio non porsi mai troppe domande:le risposte potrebbero essere deludenti banali scontate.....volgari! Lasciamoli camminare....Non ci interessa dove e perché.

Ci preme che vadano, che vadano ma che vadano pure a...Ecco, appunto!

Brahamana V sec. a.c - Indra esorta Rohita

Non c'è felicità per chi non viaggia, Rohita!
A forza di stare nella società degli uomini,
Anche il migliore di loro si perde.
Mettiti in viaggio.

I piedi del viandante diventano fiori,
la sua anima cresce e dà frutti,
ed i suoi vizi son lavati via dalla fatica del viaggiare.
La sorte di chi sta fermo non si muove.
Allora vai, viaggia, Rohita!
Indra esorta Rohita - (dai Brahamana V Sec. a.c.)

giovedì 29 settembre 2011

GIUSTIZIA SOCIALE


E allora CACCIAMOLI : 
sono loro a non meritare la nostra approvazione 
sovvertiamo gli equilibri: l'unione fa la forza, la manifestazione degli Indignados del 15 Ottobre  può essere l'inizio  
http://15october.net/it/

 

L'istinto sociale, dice Darwin,  è stato acquisito dall'uomo attraverso la selezione naturale per risolvere il problema della fame e della difesa dai pericoli, assicurare il bene comune.
Alla base dell'istinto sociale c'è il sentimento della "simpatia" cioè la memoria - genetica - di precedenti stati di sofferenza e piacere : è questa memoria che ci dà l'impulso ad aiutare gli "altri",  a condividere gioie e dolori.

Ma la simpatia non è rivolta indistintamente a tutti gli esseri viventi ma, quasi esclusivamente, ai componenti del proprio gruppo, nei confronti del quale il sentimento dell'accettazione gioca un ruolo fondamentale: è infatti il piacere della lode e dell'approvazione del gruppo che condiziona i comportamenti, mentre si ha orrore per il biasimo e la riprovazione. E la pena più insopportabile è l'emarginazione o, peggio, l'esclusione dalla comunità.  
Da qui nasce il senso Morale come capacità di valutare le proprie azioni in funzione dell'approvazione, e la Coscienza che misura i sentimenti intimi di dolore e vergogna per essere incorsi nella disapprovazione.
   
Il Giudizio degli Altri è quello che condiziona il comportamento degli uomini! Questo dice Darwin.



La Giustizia - e la codificazione di essa nel diritto - nasce  perciò dalla necessità di mantenere un ordine dei comportamenti,  e quindi nei rapporti, tra i componenti della comunità, per superare i conflitti e dirimere controversie.
Ma più il gruppo, la comunità la società diventa complessa e più è necessario fare i conti con concetti come
Dignità personale, Libertà individuale, Uguaglianza!

Le società complesse ed avanzate generano di per se disuguaglianza : Paul Ricouer
"la società stessa produce disuguaglianza ed ingiustizie spesso proprio quando funziona al meglio e nella maniera più produttiva, sviluppando benessere, ricchezza e cultura, quando cioè la redistribuzione dei benefici del lavoro di tutti diventa per sè un problema " .
In realtà a me pare questa una affermazione parziale ed avventata. La storia degli uomini, e soprattutto degli ultimi decenni, ci mostra infatti che le disuguaglianze e le ingiustizie sono state generate da una economia del saccheggio delle risorse mondiali, dell'avidità di pochi sciacalli  senza rispetto per le regole di convivenza,
anzi che regole ha creato per la propria convenienza, di un utilitarismo in campo economico e finanziario che non guarda in faccia nessuno se non al profitto personale.

Nessun commento:

Posta un commento