Cos'è che li fa MUoverE ?

Chi avrebbe detto che una attività così semplice e spontanea - si cammina prima ancora di connettere verbo- poteva determinare una occasione di aggregazione, il ricostituirsi di antiche frequentazioni,risvegliare la voglia di stare insieme e condividere le emozioni di piccole avventure.Eppure guardateli con gli zaini in spalla ripieni di sorprese, attrezzature più o meno consone alla bisogna - animati da spirito di conoscenza, inerpicarsi per boschi e pendii alla scoperta del mondo che li circonda.

Ed allora ci si chiede cos'è che li spinge ad andare ed andare ed andare, cosa cercano, quali le motivazioni.Come al solito è meglio non porsi mai troppe domande:le risposte potrebbero essere deludenti banali scontate.....volgari! Lasciamoli camminare....Non ci interessa dove e perché.

Ci preme che vadano, che vadano ma che vadano pure a...Ecco, appunto!

Brahamana V sec. a.c - Indra esorta Rohita

Non c'è felicità per chi non viaggia, Rohita!
A forza di stare nella società degli uomini,
Anche il migliore di loro si perde.
Mettiti in viaggio.

I piedi del viandante diventano fiori,
la sua anima cresce e dà frutti,
ed i suoi vizi son lavati via dalla fatica del viaggiare.
La sorte di chi sta fermo non si muove.
Allora vai, viaggia, Rohita!
Indra esorta Rohita - (dai Brahamana V Sec. a.c.)

domenica 8 luglio 2018

Ogni Scarafone.....

A sorpresa il giorno del mio compleanno la mia figliolina mi ha regalato questa sua perla,  frutto della sua incredibile capacità di conoscere l'animo umano e della sua sensibilità.
Leggerla mi ha imbarazzato molto, e a lungo ho pensato se fosse il caso di renderla pubblica.
In alcuni versi mi si è torta l'anima per l'infelicità generata.Il mio nichilismo non deve far soffrire chi tengo di iù
Lo so che "gli occhi tuoi so puro i miei....", ma tu hai molto di più:
hai la voglia di combattere, di conoscere, di sognare. C'hai 'na capoccia!!! 
Come una Ariete ti scontri, sbatti la testa, magari cadi, ma ti rialzi sempre ! E ricominci.  
Nessun malanno potrà abbatterti.
Continua a cercare, figlia mia, cerca.....cerca....  ci sarà sempre qualcuno o qualcosa a spingere l'altalena.


 Unico, 
 e pe fortuna, 
 che' ad essecene artri 
 Dio ce ne scampi e liberi. 
 Chi te conosce lo sa bene, 
che a reggete manco le catene. 
Ce voiono li peli sullo stomaco 
e la pazienza de na' madre 
che è sangue del tuo sangue 
e de na moje che, ortre a esse 
La Fortuna, 
dicheno, c'ha la testa 
cinta dell'aureola de na santa. 

Ma a me che so tu fija 
è proprio quella che me manca! 
So nata Ariete, 
d'indole irosa nevrotica e impaziente. 
E tu che sei Gemelli, 
che sogni viaggi e coi pensieri t'arrovelli, 
me stuzzichi me morsichi me sfidi a tu per tu 
in duelli dai risvolti prevedibili. 
A ME, 
che imprudente Don Chichotte 
colgo le sfide e coi duelli vado a nozze. 
E via giù botte, fulmini e saette 
Imbraccio l'armi, sfodero le spade 
pe capi soltanto dopo 
che quello c'ho puntato nun so mostri 
ma pale de' mulini a vento 
'ndo soffia libero er maestrale. 

E quanno m'avvicino 
colle budella arrovellate e lo stomaco rivolto 
te vedo che te fai quattro risate 
compiaciuto e divertito de vede' er foco che hai aizzato. 
"Povera fija, Ariete permalosa, 
era sortanto un gioco de parole, de dialettica e oratoria; 
Nun t'arrabbja pe così poco, 
che a sta sto monno 
bisogna prennese un po' in giro". 
E forse c'hai ragione 
che magari l'intenzione era d'alleggeri' 
li giorni che scorreno veloci 
tra l'ansie del domani 
e le melancolie de ieri. 
E ricordasse 
che 'l presente 'n fin dei conti 
nn è poi così male. 

E questo te lo devo riconosce, 
la dote tua più grande 
de trasforma' le fiamme in fochi d'artificio
e riporta' il sorriso sulla faccia della gente 
regalando il sole la luna le stelle 
il firmamento e tutto il paradiso. 
C'hai l'intelletto arguto e l'arte dei poeti 
che te salva da sto monno effimero 
e t'eleva verso i cieli. 
Spennelli na' realtà 
che l'altri manco vedono 
alla ricerca del vero e dell'originalità 
che s'e perduta nel peccato. 

E ch'issa se te sei accorto 
che l'occhi tua so puro i mia 
Che vagabonda incedo 
in cerca d'a magia dell'avventure 
che coi fumi della mente 
me proietti 'n fronte, 
'n cerca del sublime 
che te fa core sulle punte 
e di quella libertà che scioglie le catene 
e te fa danza'  e vola' più su.... 
sull'altalene.

Francesca 

Nessun commento:

Posta un commento