Una dormita così lunga e profonda era un pezzo che non riuscivo a farla: ho difficoltà ad aprire gli ochhi, ma la luce del sole ed uno sguardo all'orologio, mi inducono ad alzarmi per evitare che mi caccino...
La salita è abbordabile e le soste a fotografare il golfo del Tigullio spezzano la fatica.......
C'è pochissimo traffico.
All'improvviso incastrata tra i muri una fontanella di acqua superfresca di cui approfitto immediatamente.
L'atmosfera è idilliaca ed è qui che provo quell'appagamento che motiva queste imprese.
Mi sento rappacificato, la mente che non smette un momento di commentare e fare programmi, mi suggerisce di mandare cartoline per condividere l'attimo. Anche a Camapanini, e benedico perfino il bisoprololo!
Il tratto che sto percorrendo sale da Recco verso Sori e poi Pieve Ligure e poi ancora Bogliasco.
Entrato da Porta dei Vacca e superato piazza della Nunziata, la strada si inerpica immediatamente e per oltre quattro chilometri
e quasi due ore non faccio altro che spingere la bici che si fa sempre più pesante, con la voglia di fermarmi ad ogni curva e dandomi continuamente del matto.
Quando arrivo all'Ostello sono ormai le cinque del pomeriggio e la poesia di qualche ora prima è super dimenticata e mi chiedo....ma perchè lo fai?!!
L'Ostello Internazionale è ben strutturato, pulito, organizzato ed acogliente. Condivido la camera con una ragazzo israeliano di Gerusalemme ed un promotore finanziario di una banca svizzera originario di Aukland
che è diretto in SudAfrica....che forza!
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